La storia del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia comincia con la figura del geometra Domenico Chiaramello, uomo che ha saputo dare gran lustro alla Categoria per le sue doti umane e politiche, che con decreto del Prefetto di Torino del 5 settembre 1945 viene nominato Commissario del Collegio, con il compito di indire le elezioni per la formazione del Consiglio Direttivo.
Nato a Cavallermaggiore nel 1897, dopo aver con seguito il diploma in agrimensura, si e laureato il Scienze Economiche e Commerciali.
Consigliere Provinciale per il Mandamento di Cavallermaggiore, viene in seguito nominato delegato per il Piemonte alla Lega Nazionale delle Cooperati ve, Amministratore delegato de “Il Popolo Socialista”, nonché membro della Commissione della Sezione Socialista di Torino.
Non in sintonia con le idee fasciste, viene fatto segno, per ragioni politiche, alle persecuzioni del tempo. Ricompare sulla scena con il ritorno della democrazia e di quelle libertà per le quali aveva strenuamente lottato.
Dopo il 25 aprile 1945, à Vice Sindaco di Tonno
Deputato al Parlamento (nel 1946, entra a far parte dell’Assemblea Costituente), Sottosegretario di Stato alle Pensioni, Questore della Camera, trovà ugual mente il modo ed il tempo di occuparsi fattivamente degli interessi della categoria; Consigliere Nazionale ininterrottamente dal 1949 al 1961, dal 1954 al 1961 fu Presidente del Consiglio Nazionale Geometri ed in seguito Vice Presidente della Federazione Internazionale dei Geometri, organismo ove seppe rapprentare con onore la categoria nell’ambito europeo.
Anche nella storia della Cassa di Previdenza ebbe un ruolo primario venendo nominato, alla costituzio ne dell’ente nel 1956, Commissario Straordinario e poi primo Presidente.
La prima seduta convocata dal Commissario si tiene il 18 settembre presso lo studio del geom. Pietro Cavallo in Via XX Settembre 64 e vengono nominati Vice Commissari i geometri Pietro Cavallo, Alfredo Norzi e Daniele Oberto.
Vengono designati i componenti delle prime due commissioni, l’una per la liquidazione delle parcelle e l’altra per l’esame delle domande di iscrizione.
Durante la successiva seduta si decide, tra l’altro, la reiscrizione all’Albo dei colleghi ebrei cancellati per deliberazioni razziali e si fissa la quota di iscrizione a Lire 200.
Il Commissario indice, ai sensi del D.L.L. 23 novembre 1944, n. 382, le elezioni per la formazione del Consiglio per l’l1 novembre presso l’ex Liceo Musicale di Via Rossini 8, convocando l’Assemblea degli iscritti all’Albo del disciolto Sindacato Provinciale Fascista Geometri di Torino.
Nasce così il primo Consiglio del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia; la sede del Collegio à in Via Alfleri 17.
Si iniziano i provvedimenti di epurazione contro gli iscritti accusati di passata attività fascista: il Consiglio deve formulare i giudizi di epurazione e decidere circa la cancellazione degli iscritti che per faziosità e malcostume fascista si siano resi incompatibili a continuare l’esercizio della professione. Un iscritto viene cancellato per “faziosità fascista e scorrettezza professionale”.
Nove colleghi vengono sospesi per un anno e diciannove ricevono una raccomandata di “viva deplorazione”
Viene istituito il rilascio, ad ogni iscritto all’Albo. di un tesserino personale di riconoscimento, dotato di fotografia e di vidimazione del pagamento della tassa annuale di iscrizione. Si stampa l’Albo professionale, suddividendo gli iscritti in liberi professionisti e non.
Il Collegio Provinciale Geometri à invitato dal Municipio di Torino a partecipare ai lavori per la costituzione di un Consorzio per la ricostruzione della Città di Torino. Viene indetta una sottoscrizione presso i Soci al fine di partecipare al Consorzio, con una raccolta di Lire 250.000.
In seguito al suggerimento di alcuni Colleghi del la Provincia, i quali desiderano avere maggiori contatti con il Collegio, il Consiglio delibera di ripartire la Provincia in 8 zone: Carmagnola, Chieri, Chivasso, Ivrea, Lanzo, Pinerolo, Rivarolo e Susa, che saranno oggetto fino ai nostri giorni di convegni annuali tra i colleghi.
A maggio del 1948 nasce la rivista “Il Geometra”.
Nel 1950 si costituisce in Roma la SIFET – Società Italiana della Fotogrammetria e Topografia – con lo scopo di contribuire in Italia allo sviluppo degli studi e delle ricerche nel campo fotogrammetrico e topografico, di perfezionare la cultura professionale degli iscritti e di dare il proprio apporto all’affermazione italiana all’estero; i Collegi dei Geometri, e quello di Torino per primo, avranno negli anni una parte importante nella SIFET, rappresentando nel suo ambito tutti i Geometri Topografi.
Ad ottobre del 1951 si riuniscono i Presidenti dei Collegi del Piemonte e stabiliscono di formare l’Unione dei Collegi dei Geometri del Piemonte, che si costituisce ufficialmente l’anno successivo, con sede presso il Collegio di Torino.
Si inizia a discutere di una “Cassa Mutua Assistenza per malattie dei professionist”, sotto forma di Società di Mutuo Soccorso, in accordo con gli altri Ordini e Collegi professionali.
L’Assemblea annuale 1952 degli iscritti approva la proposta di trasferire gli uffici del Collegio in Via Maria Vittoria 18; nella nuova sala riunioni, si tengono alcune proiezioni cinematografiche culturali e di interesse professionale e si acquista un proiettore, rendendo così il Collegio ambiente funzionale ed adatto agli incontri tra colleghi.
Nel 1954 la Camera dei Deputati approva il progetto di legge relativo alla convenzione tra Francia e Italia per la realizzazione del Traforo del Monte Bianco, di cui il geom. Alaria ha eseguito la triangolazione per il tracciamento della galleria.
Con legge n. 990 del 24 ottobre 1955, viene istituita la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Geometri.
Nel 1960 il numero dei Consiglieri del Collegio, per l’aumentato numero degli iscritti all’Albo, passa a 15.
La sede del Collegio viene trasferita in corso Galileo Ferraris 37 ad aprile del 1961.
Il Collegio fa parte del Comitato di Celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia e viene organizzato un Congresso Nazionale dei Geometri in Torino. Il Congresso si tiene presso la nuova sede del Politecnico con una mostra storica sul Catasto, un’esposizione di Geodesia e Fotogrammetria e la rassegna delle attività professionali del Geometra.
Il 16 luglio1965 viene inaugurata l’apertura definitiva del Traforo del Monte Bianco, alla presenza del Presidente Saragat; il geom. Pietro Alaria riceve i dovuti riconoscimenti per i molteplici e delicati calcoli topografici che permisero la perfetta esecuzione dell’opera.
Alla fine del 1965, la sede del Collegio si trasferisce in Corso Re Umberto 57.
Dal 1966 viene adottato il timbro degli iscritti al Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, con apposito regolamento per il suo uso e di richiamo alle regole deontologiche professionali.
Con la riforma della scuola del 1969 – 1971, il diploma di geometra passa da “diploma di abilitazione a geometra” a “maturità tecnica per geometr”; sorgono, all’interno dei Collegi, i primi problemi per l’equivalenza dei titoli.
Il Consiglio del Collegio di Torino dapprima delibera di sospendere le iscrizioni all’Albo dei maturati 1971, finché non saranno date disposizioni precise da parte l’Assemblea dei Presidenti; quest’ultima, avvenuta il 18 e 19 dicembre, nulla decide, in attesa di pronuncia della Corte Costituzionale.
In mancanza di disposizioni da parte del Consiglio Nazionale, il Consiglio, nella seduta del 19 maggio 1972, iscrive i 10 diplomati nel 1971 che ne avevano fatto richiesta. Nella seduta del 23 giugno, il Consiglio delibera di approvare le nuove norme per l’iscrizione all’Albo dei geometri in possesso del diploma di maturità conseguito negli anni 1969 e seguenti, che prevede la disciplina del praticantato biennale ed un colloquio finale. La normativa rimarrà in vigore fino al 1985.
Si costituisce nel 1972 il “Gruppo Giovani Geometri Liberi Professionist”, in posizione critica nei confronti dell’operato del Consiglio, che pubblica un giornaletto chiamato “Geovital”.
Nel 1973, per adeguare gli uffici del Collegio alle crescenti attività , si programma una nuova struttura del personale dipendente del Collegio: un direttore, tre impiegate e un fattorino. Allo scopo di migliorare i servizio, viene adottato un regolamento per l’uso della biblioteca del Collegio e per il noleggio degli strumenti topografici.
A marzo del 1975 il Consiglio Nazionale organizza a Roma un convegno “Scuola e professione a livello intermedio in Italia e nella CEE”: si inizia così a parlare di un biennio di corso scolastico post-diploma. per equiparare la preparazione dei professionisti italiani a quelli europei.
Il Consiglio stabilisce di procedere alla pubblicazione di “Cantiere Monte Bianco”, scritto dal geom. Alaria, che dimostra alte doti non solo di topografo.
Nasce nel 1976 il Museo dell’Agricoltura, organismo interdisciplinare per la difesa delle tradizioni e delle professioni in agricoltura; il Consiglio vi partecipa con Consiglieri propri rappresentanti. L’Associazione proseguirà poi negli anni un’intensa opera di raccolta e studio delle tradizioni agricole piemontesi.
Vengono istituiti dei corsi di topografia, costruzioni, estimo e diritto per i geometri neo diplomati, per facilitarli nell’ingresso nella realtà professionale.
Si inizia nel 1980 a discutere in Consiglio sulla possibilità di ristrutturare ed ampliare gli uffici della sede e di procedere alla loro meccanizzazione; viene stabilito di integrare la biblioteca con testi di consultazione aggiornati da mettere a disposizione degli iscritti
Viene acquistato un computer, con il quale gestire l’albo; si invia una scheda a tutti gli iscritti per conoscere i loro dati aggiornati da inserire nell’elaboratore. Il medesimo computer rimane in funzione fino a fine 1992, dopo di che la gestione dell’Albo viene affidata ad apparecchiature più moderne ed a programmi più attuali.
Si prende in affitto l’intero primo piano dello stabile di Corso Re Umberto, cosicché la sede del Collegio diventa molto più spaziosa e funzionale: si ristrutturano gli uffici e si acquistano nuovi mobili e macchinari.
Il 20 ottobre 1982 viene emanata l’importante legge 773, di riforma della Cassa di Previdenza Geometri.
Viene stabilito di organizzare dei corsi post diploma per praticanti, la cui frequenza diminuirà di sei mesi il biennio di praticantato.
Si forma una Commissione di studio “Interprofessionale Estimativa” paritetica tra Geometri, Periti Agrari ed Agronomi, con il compito di esaminare i problemi comuni e di intervenire nei confronti degli enti pubblici nella materia dell’estimo,
Viene fondato il C.U.P. Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali, quale “voce qualificata interlocutrice diretta dello Stato, controparte del Governo e delle varie forze politiche”; si formano delle sezioni provinciali del CUP, di cui una a Torino, di cui il Collegio fa parte.
Nel 1984, si realizza il collegamento tramite modem con la Cassa di Previdenza: il Collegio di Torino diventa uno dei primi ad avere la possibilità del collegamento telematico diretto, con grandi vantaggi nel servizio agli iscritti.
A marzo del 1985 viene emanata la legge 75, che riforma totalmente le norme di iscrivibilità all’Albo, istituendo un esame di Stato, da sostenersi dopo un biennio di praticantato o un quinquennio di attività tecnica subordinata. A novembre del 1986 si svolge la prima sessione degli esami, secondo le nuove disposizioni;
L’Unione predispone delle “Norme sulle modalità di iscrizione e di svolgimento del praticantato”, che stabiliscono dei criteri uniformi sull’iscrizione al Registro dei Praticanti e sullo svolgimento del biennio.
L‘Unione Regionale pubblica inoltre le tariffe OPAT (Orientamenti per l’applicazione della tariffa), per agevolare la parcellazione di tutte quelle voci non previste dalla tariffa nazionale del 1949; gli studi in proposito a livello regionale risalivano a molti anni addietro, quando già si erano emanate precise ed utili indicazioni per gli iscritti.
La Cassa di Previdenza chiede ai Collegi di colla borare per il decentramento dei servizi, istituendo le pratiche previdenziali ed assistenziali: il Collegio di Torino risponde prontamente, confermando il servizio di fatto già svolto da molti anni.
Prosegue attivamente la meccanizzazione degli uf fici e dei servizi del Collegio: si procede all’acquisto (completato nell’anno successivo) di nuovi computer e si adottano dei programmi di scrittura, che facilitano e sveltiscono la gestione della corrispondenza, dei verbali e dei documenti in genere.
A fine 1988, si verifica il tragico evento del suicidio del Tesoriere del Collegio; dalle casse del Collegio risulterà un forte ammanco.
Naturalmente la questione più importante per il Consiglio diventa l’ammanco rilevato dopo la morte del Tesoriere; viene affidata ad una società di revisione l’accertamento dello stato dei conti e della situazione contabile e viene dato incarico al legale di tutelare gli interessi del Collegio in ogni opportuna sede.
Nel mese di maggio ’89, il Consiglio si scioglie ed il Ministero di Grazia e Giustizia, a norma dell’art. 8 del D.L.L. 23 novembre 1994, n. 383, nomina un Commissario Straordinario, il geom. Paolo Corazza, Presidente del Collegio dei Geometri di Verona.
La gestione del Collegio à limitata alle funzioni strettamente istituzionali; si sospende quindi l’organizzazione di tutte le attività collaterali e la stampa della rivista e del notiziario.
Il 27 febbraio del ’90 si svolgono le elezioni per il Consiglio, che si insedia il 2 aprile. Il nuovo Consiglio riprende in pieno l’attività , formando le Commissioni di studio ed affidando loro nuovi e più ampi compiti; viene incaricato un consulente esterno della impostazione e controllo della contabilità del Collegio e vie ne scelto un nuovo consulente del lavoro per la reg larizzazione della posizione dei dipendenti del Collegio. A ottobre riprende la pubblicazione della rivista, in nuova veste editoriale e con nuovi collaboratori che ridanno vitalità alla pubblicazione.
Riprende, ampliata nella frequenza e nella qualità , l’organizzazione dei corsi di aggiornamento sia per i professionisti che per i praticanti.
Si inizia ad esaminare la possibilità di ottenere un collegamento telematico con il Catasto e, nel 1992, si approva la programmazione definitiva del servizio, che prevede 8 punti di collegamento. uno presso il Collegio e gli altri nei diversi centri della Provincia, permettendo agli iscritti all’Albo di accedere diretta mente, tramite computer, alle banche dati del Catasto.
Per meglio tutelare lo svolgimento della professione in tutti i suoi aspetti, il Consiglio revisiona il codice deontologico, con l’aggiornamento degli articoli e delle regole di comportamento.
Si acquista un nuovo computer per la impaginazione elettronica della Rivista, uno scanner, un lettore di CD ed una nuova macchina affrancatrice; la dotazione del Collegio assume così notevole importanza ed i nuovi macchinari permettono lo svolgimento ottimale di tutte le operazioni e delle attività volute dal Consiglio, diventate nel corso degli anni molto intense.
Nel 1993 il Consiglio stabilisce di adottare un nuovo timbro professionale, con lo stemma della Provincia, in versione “da tavolo” o portatile.
Ritorna nel 1994 in discussione il problema di reperire una nuova sede e vengono esaminate molte offerte ed effettuati numerosi sopralluoghi; al termine delle ricerche, viene individuata una sede idonea nei locali di Via Cernaia 18, che comprendono spazi molto ampi e funzionali, con la collocazione degli uffici al secondo piano ed, al terzo, di un’ampia sala conferenze e di altri locali. Ad aprile del 2004 avviene il trasloco e nel 2007 la sede si amplia ulteriormente, con la locazione anche dell’intero terzo piano dello stabile e di altri locali magazzino.
A novembre del ’95 si svolge una grande manifestazione al Lingotto per le celebrazioni del Cinquantenario del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia.
Inizia la collaborazione con la Città di Torino per le prestazioni professionali affidate ai professionisti tramite apposite convenzioni con il Collegio.
Nel 1997 viene istituita, con approvazione dell’Assemblea, la carica di Vice Presidente.
I dipendenti del Collegio, nel 1997, passano da 5 a 7 persone.
Viene istituita, a marzo del 1997, la Fondazione dei Geometri di Torino e Provincia, organismo finalizzato alla valorizzazione e tutela della figura del Geometra. La Fondazione ha assunto negli anni sempre maggiore importanza per la Categoria, soprattutto nel settore della formazione e dell’aggiornamento professionale.
Sono anni di grande attività : gli incarichi affidati ai professionisti tramite e convenzioni occupano molta parte dell’organizzazione; i corsi diventano numerosissimi, infatti alle materie tradizionali si aggiungono i corsi obbligatori per la sicurezza nei cantieri e sul lavoro, che il Collegio inizia a promuovere internamente.
Vengono acquistate nuove attrezzature ed apparecchiature ed installata una moderna aula informatica per lo svolgimento dei corsi e per lo svolgimento degli incarichi professionali.
Il Collegio partecipa attivamente all’istituzione dei corsi IFTS per l’istruzione integrata superiore, che vengono visti come una via per aggiornare il livello formativo dei diplomati alle norme comunitarie.
Nel 2000 l’Assemblea approva la costituzione di un Fondo di Solidarietà , destinato ai colleghi che si trovano in un particolare stato di bisogno.
La riforma delle professioni diventa l’argomento di maggiore attualità , con numerose versioni che ancora ad oggi non si sono realizzate in nulla di fatto.
Un argomento in sviluppo à quello dell’Albo Unico dei Tecnici Laureati, proposta sollevata per individuare la figura del tecnico intermedio, che ad oggi non ha avuto seguito.
Si inizia invece a parlare concretamente di Qualità delle prestazioni e di Formazione continua che sfocerà , nel 2007, nel regolamento per la Formazione Continua a cui sono soggetti ora tutti gli iscritti all’Albo, per il momento facoltativamente e dal 2010 obbligatoriamente.
La Fondazione dei Geometri di Torino e Provincia ottiene nel 2006 dalla Regione Piemonte l’accreditamento per la formazione: con tale riconoscimento, la Fondazione progetta ed organizza, oltre ai tradizionali corsi inerenti la libera professione di Geometra, corsi per occupati, per disoccupati e per dipendenti di enti pubblici in materie tecniche, riconosciuti e finanziati.
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